BENVENUTI NEL MIO BLOG!! Qui ho raccolto alcune mie opinioni e impressioni su libri che ho letto e che sto leggendo. Buona lettura.

IO TI TROVERO'

Titolo: Io ti troverò  -  By reason of insanity
Autore:  Shane Stevens  (USA)
Anno: 1979
Ediz. Fazi
Comprato in libreria a € 19,50

La mia opinione:
La casa editrice Fazi ha portato questo libro in Italia dopo 30 anni dall'effettiva pubblicazione. Il libro infatti risale al 1979 e tratta un tema che, dobbiamo ammetterlo, ci attrae quanto ci ripugna: il serial killer. Questa è la storia di Thomas Bishop: fin da piccolo la madre lo ha sottoposto a qualsiasi tipo di violenza fisica e mentale (compreso il digiuno), e il risultato è quasi prevedibile: Thomas a soli 10 anni la uccide e la scaraventa nella stufa, guardandola bruciare. Verrà trovato così in casa, davanti alla stufa, e verrà internato in un ospedale psichiatrico. A 25 anni Thomas riesce a fuggire lasciando dietro di sé una scia di sangue che terrorizza tutta l'America. Cancellato il ricordo della madre per come era veramente e considerandola l'unica donna perfetta, convinto di essere il figlio di Caryl Chessman (un criminale davvero esistito, passato alla storia anche perché è stato condannato a morte pur non avendo commesso omicidi, ma altri tipi di reato), Thomas Bishop sfogherà tutta la sua violenza e la sua rabbia uccidendo più donne possibile, credendo così di fare un omaggio al padre e di eliminare il genere femminile (considerato sporco e malvagio) dal mondo. La storia si sposta in giro per gli Stati Uniti: Las Vegas, Chicago, Miami, New York... in ogni città Thomas uccide, e uccide ancora, con freddezza e naturalezza. Il romanzo non segue solo i passi dell'assassino ma prende in esame anche il lavoro di poliziotti (delle metropoli e delle province), giornalisti, scrittori, politici e giudici fino alla resa dei conti finale, quando Thomas decide di fare qualcosa di "sublime": travestendosi da donna cercherà di entrare in un residence femminile e ucciderne tutte le inquiline.
Se avete letto le recensioni saprete che avete davanti agli occhi un capolavoro. Se avete in mano questo libro dovete capire di avere a disposizione una finestra sul lato oscuro dell'America, quel lato oscuro che in pochi hanno saputo raccontare con così grande abilità e usando una storia come questa. Shane Stevens ha scritto questo libro nel 1979, quando i peggiori serial killer americani inziavano a diventare famosi, venivano studiati e mostrati alla massa: sono gli anni di Henry Lee Lucas, di David Berkowitz, di Ted Bundy e di altri assassini seriali che hanno scritto la cronaca nera più triste dell'America. "Io ti troverò" però non è fatto di pagine truculente (a parte l'inizio): l'intero romanzo è attraversato da un Male strisciante che angoscia e rattrista, un Male che proviene da ogni abitante di ogni città, non importa se uomo o donna, ricco o povero: Stevens ci mostra un'America con una facciata di ricchezza e sorrisi ma che dentro di sé nasconde un'anima scura e corrotta, perversa, affamata di potere, repressa e profondamente cattiva.
Vorrei spendere qualche altra parola su questo romanzo: ho apprezzato lo stile dell'autore che non commette un grave errore comune a molti altri: non cade nella malsana celebrazione del serial killer; quello che proviamo per Thomas Bishop è una pena infinita quando è un bambino (ho dovuto interrompere la lettura per qualche minuto e respirare profondamente per riprendere contatto con la realtà), è una fredda consapevolezza della sua alienazione quando inizia a uccidere, e infine è una disperata angoscia quando si capisce la decisione estrema che prende nel finale quando si reca all'Ashley Hotel. Ho letto troppi libri nei quali l'autore mette in 'buona luce' il protagonista assassino: credo che sia un po' irresponsabile: non voglio fare la puritana ma penso a libri, film, telefilm e anche siti dove la figura del serial killer o dell'assassino acquista qualcosa di eroico... non mi sorprendo se poi la gente perde il contatto con la realtà e guarda il telegiornale come se fosse una fiction, se ci sono persone che vanno in pellegrinaggio alle case delle vittime e degli assassini reali, o se, come è successo qui nella mia città, alcuni turisti hanno scelto le proprie gite in base ai luoghi dei delitti del mostro di Firenze.
"Io ti troverò" è un masterpiece, è un capolavoro, è la fonte da cui hanno attinto altri famosi scrittori, compreso Stephen King. E' il prototipo perfetto di romanzo di questo genere, non lascia niente di inspiegato e mostrandoci la 'scena' da diversi punti di vista ci mostra tante interpretazioni possibili, tutte preziosissime per arricchire la trama e la comprensione degli avvenimenti.
Il personaggio di Thomas Bishop rimane in mente (non nel cuore) anche quando si finisce il romanzo: è uno dei più "cattivi" che abbia mai letto e la sua disumanità è un tratto che mi ha colpita per la sua violenza, ma che mi ha anche sconfortata perché proviene da ferite e dolori che nessuno, meno che mai un bambino, dovrebbe mai provare nella vita.
Leggetelo.

Frase memorabile:
"In qualche modo da bambino ha ucciso sua madre e ora la sta uccidendo di nuovo, continuamente. Non può farne a meno. E’ bloccato in quel periodo della sua vita. Sta rivivendo la sua infanzia ora, nel presente. E’ imprigionato e continuerà a provare quel terrore e a massacrare fino a quando non sarà fermato. Solo che adesso le cose sono complicate dal sesso. Ha gli impulsi sessuali di un uomo e questa ora è un’ulteriore spinta."


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