BENVENUTI NEL MIO BLOG!! Qui ho raccolto alcune mie opinioni e impressioni su libri che ho letto e che sto leggendo. Buona lettura.

I SEGRETI DI JUNIPER LANE

Titolo: I segreti di Juniper Lane  -  Neighborhood watch
Autore:  Cammie Mc Govern  (USA)
Anno: 2011
Ediz. Garanti
Comprato in libreria a € 17,60

La mia opinione:
Il messaggio promozionale di questo libro mi ha incuriosita perché faceva riferimento al telefilm "Desperate Housewives" di cui ho visto la prima serie (beh, non ho visto la fine a dire la verità). Questo romanzo è un thriller che si svolge praticamente in soli tre luoghi: Juniper Lane, la biblioteca dove lavora la protagonista e il carcere dove viene rinchiusa. Betsy, la protagonista, si trasferisce con il marito Paul in Juniper Lane, una strada residenziale con villette tutte uguali, dove la coppia ha una vita fatta di apparenze, falsi sorrisi e silenzi forzati su qualsiasi argomento considerato "sconveniente". I vicini sono esattamente come loro, tengono i propri problemi in casa, sfoggiando una felicità e una sicurezza completamente false pur di non mostrare le proprie debolezze e non svelare i propri segreti. La vita in Juniper Lane però viene rivoluzionata dall'arrivo di Linda Sue, una donna che ha il coraggio di essere se stessa, che non cura il giardino come le altre donne, che non si interessa di arredare la propria casa e che, nonostante tutto, riesce a conquistare l'amore di Geoffrey, uno scrittore del quale anche Betsy si è infatuata. Purtroppo una notte Linda Sue viene uccisa e la colpa ricade proprio su Betsy che ha macchie di sangue su una vestaglia e, soprattutto, un movente passionale; a niente servono i tentativi della difesa che sostiene che Betsy fosse sonnambula, aggiungendo i dettagli della sua problematica adolescenza che lei per anni aveva cercato di nascondere. In seguito al processo viene rinchiusa in carcere dove rimane per dodici anni, finché non saltano fuori nuove tracce che la scagionano. Betsy non ha più niente, può soltanto ritornare al vecchio quartiere, ospite dell'amica Marianne, ma adesso che è libera potrà finalmente fare luce sui misteri di Juniper Lane e trovare finalmente il colpevole dell'omicidio di Linda Sue.
Trovo che il personaggio di Betsy sia stato studiato in modo da risultare "seducente": non sexy o sensuale in modo esplicito, in realtà credo che abbia un fascino che proviene dalla sua fragilità (per l'adolescenza negata a causa della malattia del padre, per la sua ossessione per la maternità, per il dolore di non poter avere figli e per il suo matrimonio di facciata) ma anche dal risveglio da questa fragilità: il carcere le ha fornito nuova forza e consapevolezza, ha una coscienza di sé e degli altri che che le fa capire come tutti quei silenzi, quelle domande evitate e quelle bugie del vicinato abbiano rovinato non solo la sua vita ma anche quella di altre insospettabili famiglie che hanno nascosto i propri segreti dietro una parvenza di felicità e normalità. E' da notare la differenza tra i pensieri, scritti tra virgolette "...", e le parole dette, scritte invece tra <<...>>: i pensieri sono sempre espliciti, la loro esternazione porterebbe alla soluzione dei conflitti celati negli animi, mentre le frasi dette a voce alta girano sempre intorno agli argomenti senza mai affrontarli, evitano le questioni decisive e dimostrano un'ipocrisia opprimente.
Ho apprezzato i flashback integrati alla perfezione nel contesto: spesso si parte dalla narrazione principale che scatena un ricordo che viene a sua volta legato alla scena primaria; l'impressione che se ne trae è come di una dissolvenza usata nei film e nei telefilm, come un'azione dentro l'azione che qui, a mio parere, è molto efficace.
Non è certo un thriller ad alta tensione, ma apre una finestra sul mondo di ipocrisia che si può celare dietro la facciata del perbenismo, ed è scritto in modo chiaro con molti riferimenti alla letteratura moderna che ho apprezzato.

Frase memorabile:
"<<Questi quartieri residenziali sono costruiti per le donne, perché a tutte noi piace guardare negli specchi>>"

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