BENVENUTI NEL MIO BLOG!! Qui ho raccolto alcune mie opinioni e impressioni su libri che ho letto e che sto leggendo. Buona lettura.

BAD VISIONS

Titolo: Bad Visions
Autore:  Danilo Arona  (ITA)
Anno: 2011
Ediz. Epix - Mondadori
Comprato in edicola a € 4,90

La mia opinione:
"Bad Visions" raccoglie due racconti lunghi d Danilo Arona: "La stazione del dio del suono" e "Blue Siren", non collegati tra loro. Procediamo con ordine. "La stazione del dio del suono" mi ha subito affascinata: alcuni signori in età avanzata si ritrovano periodicamente per raccontarsi storie spaventose; anzi, per la precisione, partono dalla narrazione di un fatto veramente accaduto (raccontato da Alex, il nipote di uno di loro) e lo amplificano, entrano dentro la storia inventandone un'altra e aggiungendo una nuova trama spaventosa a quella già esistente. Alex narra la terribile avventura vissuta ad Ibiza con la sua band, i Mariposa: nel suo racconto compare anche la bellissima Marisol che diventa la protagonista dei racconti degli anziani del gruppo i quali la faranno passare attraverso vicende sensuali, paurose e pericolose. Io non sono una critica e quindi fare paragoni non è il mio campo, però questo personaggio mi ha molto ricordato la Valentina di Crepax (una è una giornalista e l'altra è fotografa, entrambe vivono situazioni irreali tra sogno, realtà e fontasia e sono ritratte con una sensualità quasi ammaliante). Ma cosa succede se gli anziani narratori si trovano a raccontare le loro storie in un luogo magico, cioè a Piano Orizzontale (teatro di una tragedia ferroviaria) e sulla cosiddetta "schiena del Drago", luogo mistico per eccellenza? Ecco cosa succede: le storie e la vita reale si confondono e si intrecciano, i fantasmi, gli anziani e i personaggi delle loro storie si trovano tutti sullo stesso piano (Orizzontale?) e le loro "vite" rimangono inevitabilmente legate. Voglio dire la verità, questo racconto mi ha letteralmente sedotta ed abbandonata: dopo due terzi ha iniziato ad annoiarmi perché era talmente caotico e confuso che riuscivo a malapena a seguire il filo; troppo caos, troppi personaggi e poca trama sensata, soprattutto nel finale. Forse sono io ad essere troppo "vecchio stile" (anche se ho apprezzato moltissimo "Il ghigno di Arlecchino" di Baroni e "A" di Warhol) o forse mi aspettavo di più da un racconto dall'inizio così accattivante... fatto sta che non vedevo l'ora che arrivasse la pagina 205, dove inizia "Blue Siren". Per questo racconto, qui e adesso, se avessi il cappello me lo toglierei al cospetto di Danilo Arona. Io adoro "Il giro di vite" di James (come avrete intuito se avete letto la mia opinione de "La biblioteca dei libri proibiti"): Blue Siren riprende gli stessi personaggi di James e approfondisce la misteriosa trama attraverso l'interrogatorio di miss Giddens da parte dell'avvocato Douglas, incaricato di scoprire il mistero dietro la morte di Miles e la pazzia di Flora. Gli eventi che sono accaduti a Bly House sono legati (udite udite) a un certo cocktail di droghe del nostro tempo che porta i ragazzi alla morte all'uscita dalle discoteche... ebbene sì, sembra quindi che i fatti di "Turn of the screw" siano veri e che abbiano 'partorito' qualcosa di orribile che si manifesta ai giorni nostri e sul quale indagano un giornalista e un anziano antropologo. Questo racconto è una delizia: le parti ambientate nel 1898 sono scritte e descritte in modo più "dotto" e ricercato di quelle dell'epoca contemporanea, come se a scriverle fosse qualcuno di quell'epoca. Viene ripreso anche lo stile del racconto di James, con commenti e interruzioni del narratore che ci comunica i suoi sentimenti aumentando la tensione. Il risvolto "sessuale" è geniale e il carattere della Giddens è descritto divinamente, per non parlare dei riferimenti a Frida Kahlo, ai film di serie B e alle tavolette Ouija come quelle de "L'esorcista". Ultima nota, apprezzo il gioco di parole per Blue Siren che può riferirsi, come dicevo, al cocktail micidiale che ha una colorazione blu, alla Sirena mostruosa avvolta nella nebbia che con il blu ricorda l'elemento Acqua (fondamentale nella storia), ma anche a una Sirena 'triste' (la parola "blue" può anche essere tradotta con 'triste' o 'pazzo') che è proprio la caratterisitca principale di questa entità piena di tristezza, dolore e pazzia.

Frase memorabile:
""Dov'è Miles?"
Ovvio che Miles non fosse lì con noi. Ma quell'atteggiamento di sfida mi sconcertava e allora spinsi il gioco a un punto di non ritorno, usando la sua stessa tecnica come arma d'offesa.
"Te lo dico se tu mi dici una cosa!"
"Che cosa?" mi rispose con una nota d'improvviso isterica.
"Dov'è Miss Jessel, mia cara bambina?""

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