BENVENUTI NEL MIO BLOG!! Qui ho raccolto alcune mie opinioni e impressioni su libri che ho letto e che sto leggendo. Buona lettura.

IL VIRUS DELL'ODIO

Titolo: Il virus dell'odio  -  Hater
Autore:  David Moody   (UK)
Anno: 2009
Ediz. Urania
Comprato in edicola a € 4,90

La mia opinione:
Devo essere sincera, in genere non presto molta attenzione a Urania perché spesso i titoli che presenta non mi incuriosiscono molto: per fortuna stavolta sono andata oltre alla lettura del titolo e ho comprato questo sorprendente romanzo. Se vi sono piaciuti film come "28 giorni dopo" e "28 settimane dopo" allora questo è il libro che fa per voi. Seguiamo le vita di Danny in un normale giovedì mattina: odia il suo lavoro all'ufficio comunale per i ricorsi contro le multe, è stressato a causa della famiglia (compagna e tre figli pestiferi, dei quali nemmeno uno era desiderato), vive in una casa comunale piccolissima in un condominio fatiscente, ha pochissima disponibilità finanziaria e non va d'accordo con il suocero. Mentre si reca all'odiato lavoro Danny assiste ad una scena raccaprocciante: un uomo aggredisce una vecchietta e la uccide col suo stesso ombrello. Sebbene sia un po' scosso, la vita di Danny prosegue tra i suoi alti (pochi) e bassi (molti): venerdi sera esce con la compagna Lizzie lasciando a casa i bambini col suocero, sembra che finalmente abbiano un momento di pace tutto per loro ma al concerto a cui stanno assistendo succede qualcosa di strano: un membro della band all'improvviso interrompe la performance e uccide a mani nude il chitarrista. Costretti a tornare a casa, affrontano un terribile week end con i bambini pestiferi che non li lasciano dormire, mangiare, parlare o guardare la televisione in pace. Danny e Lizzie litigano di continuo e i bambini sono insopportabili come sempre, ma ancora una volta succede qualcosa di orribile: mentre mangiano in un pub si scatena una rissa nella quale muore una persona. Questa escalation di violenza inizia a essere argomento di telegiornali e show in televisione, col passare dei giorni sembra che ognugno abbia assistito ad almeno un'aggressione, sempre più poliziotti girano armati per le strade e non passa ora senza che le aggressioni e gli omicidi crescano in maniera esponenziale. La settimana successiva Danny si reca al lavoro ma saranno i suoi ultimi giorni in ufficio: la situazione è fuori controllo, anche se il governo afferma di poter fermare gli "Haters", ovvero coloro che sono stati 'infettati' da un virus sconosciuto che li porta alla pazzia e a una violenza senza freni, e che trovano sfogo in aggressioni e omicidi. Danny è costretto a chiudersi in casa con la famiglia, a sprangare la porta e ad assistere alla rovina del mondo dalla finestra chiusa; soprattutto è costretto a comportarsi con estrema calma nonostante la situazione al limite della sopportazione, perché perdere la pazienza potrebbe significare essere scambiati per un Hater e allora potrebbero esserci conseguenze orribili dato che gli Hater sono temuti ma anche cacciati a vista. Danny però non può essere certo che nessun membro della sua famiglia sia stato infettato...
Cercherò di non 'spoilerare' troppo; direi che il libro è divisibile in tre parti: nella prima seguiamo la vita e pensieri ordinari di Danny, la sua rabbia repressa per quei figli maleducati e capricciosi e per una vita che sembra vada a rotoli ogni minuto di più. Nella seconda parte l'intera famiglia si è rifugiata in casa: i bambini sembrano ignorare cosa avviene là fuori e sono insopportabili come sempre, mentre gli adulti fanno congetture su cosa può essere accaduto e su cosa può ancora accadere. L'ultima parte, il finale, ci mostra invece gli Haters e ce ne fa capire i pensieri e gli stati d'animo. Devo dire che l'ultima parte mi ha colpita molto: gli Haters che vengono catturati dall'esercito vengono trattati come animali o peggio: alcune vicende mi hanno fatto tristemente ricordare i deportati della seconda guerra mondiale e le ingiustizie subìte dai 'contagiati' mi hanno fatto, nonostante tutto, stare dalla loro parte. Credo che questo sia stato un intento ben preciso dello scrittore: mostrare un'umanità violenta e malvagia indipendentemente dal virus; che tu sia un Hater o che tu non lo sia dovrai combattere perché hai paura dell'altro, lo vorrai uccidere prima che lui uccida te e i tuoi simili: in realtà contagiati e immuni sono sullo stesso piano e reagiscono esattamente allo stesso modo: da sottolineare che nessun Hater, almeno così sembra, viene preso per essere esaminato o in qualche modo curato dalla 'malattia': viene fatta invece una vera e propria caccia all'uomo casa per casa per scovarlo e poi ucciderlo senza esitazioni. La paura degli altri trasforma tutti, contagiati e non, in assassini spietati e sembra che solo una vera e propria guerra possa dire chi sarà il vincitore tra le due fazioni che ora dividono il mondo intero.
E' un libro che consiglio, forse esiste o esisterà un seguito dato che il finale sembra abbastanza aperto: in tal caso cercherò di leggerlo appena possibile.

Frase memorabile:
"La normale reazione a una minaccia come quella degli Hater sarebbe quella di mettersi a combattere, ma non possiamo farlo. Quei tipi sono malati. Sono mossi dal desiderio di uccidere e distruggere, e da quel poco che ho visto non si fermano finché i loro desideri non verranno soddisfatti. Mettersi a combattere contro di loro vorrebbe dire abbassarsi ai loro stessi istinti. Sarebbe autodistruttivo. Rispondere alla violenza significherebbe correre il rischio di essere definiti 'Hater'. Non possiamo fare altro che tenerci in disparte senza reagire. I cittadini si ritraggono gli uni dagli altri in preda alla paura. Paura di chiunque altro e paura di se stessi."

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