Autore: Dawn French (UK)
Anno: 2010
Ediz. Leggereditore (Fanucci)
Comprato in libreria a € 11,90
La mia opinione:
Questo libro mi ha fatto talmente schifo che a stento ho voglia di dedicargli un post. Sono troppo dura? Non sono abbastanza spensierata da farmi piacere una spazzatura del genere? Ai posteri l'ardua sentenza... a meno che non vi nutriate di Kinsella e simili state alla larga da questo noioso, scontato, prevedibile, ripetitivo e sopravvalutato romanzo. Si tratta del ritratto di una famiglia in cui la madre attraversa la classica crisi di mezza età, il figlio crede di essere la reincarnazione di Oscar Wilde, la figlia è una ragazza sovrappeso aspirante cantante e il padre è una figura di sottofondo del quale a stento si sente la voce. Il libro è narrato da Mo (la madre), Dora (la figlia) e Peter/Oscar (il figlio): leggiamo i pensieri che loro scrivono sul proprio diario. Che dire... una banalità dopo l'altra; il fatto è che non c'è niente di strano o sorprendente, non esiste una vera e propria trama, semplicemente leggiamo i loro pensieri in un determinato periodo della loro vita. Su qualche recensione ho letto di gente che ha riso fin dalla prima pagina... mi chiedo se stiamo parlando dello stesso libro o se queste persone abbiano mai letto qualcosa di Moore, Sedaris o della Notaro, per esempio. Mi dispiace, libro bocciato in tutto e per tutto: le parti 'scritte' da Dora sono insopportabili, la scrittrice si deve essere sforzata per dare un tono adolescenziale alle parti narrate dalla diciassettenne ma il risultato fa rabbrividire, complice forse anche la traduzione ("Mamma, sei una tale sgobbona" .... sgobbona? Ma chi dice sgobbona a 17 anni nel proprio diario?!). In una delle parti narrate da Mo, la madre, si legge che la figlia le dice: 'Mi fai vomitare lurida puttana'... E la madre cosa fa? La giustifica dicendo che è una normale fase dell'adolescenza. Ma, dico, stiamo scherzando?
Basta, non ho intenzione di dedicare altro tempo a un libro del genere. Noia fuori controllo.
Frase memorabile:
"Mi fai vomitare, lurida puttana"
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